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Recensione #66: Boogeyman - L'uomo nero

mercoledì 5 agosto 2015

Volete sapere com'è una serata di insulti rivolti ad un film che dobbiamo ancora vedere? Questo è quello che è accaduto stasera prima della visione dell'abominio cinematografico Boogeyman – L'uomo Nero. Sia io che Gloria, anche se ancora non ci conoscevamo, avevamo visto questo film horror, ed entrambi a suo tempo, spendemmo una fracca di insulti all'indirizzo di questa roba che solo un pazzo furioso oserebbe chiamare “film” (noi qui ce lo chiamiamo, ma solo per comodità). Se anche voi lo avete già visto capirete di cosa stiamo parlando. Era passato davvero tanto tempo dall'ultima volta che lo avevamo visto, ieri sera lo trasmettevano ma siccome eravamo impegnati con la visione di Maze Runner ce lo siamo registrato per farci due risate stasera.
Boogeyman è un “film” datato 2005 che a suo tempo venne trasmesso anche al cinema. La storia parla di Tim, un giovane giornalista che, anche se abbastanza grandicello ormai, continua a soffrire per un trauma subito in infanzia. Tim ha una paura fottuta del buio, perchè 15 anni prima ha assistito all'omicidio del padre, ucciso da una creatura inidentificabile, ma che lui pensa sia l'Uomo Nero. Ok, gli inizi 2000 erano tempestati da questo tipo di film che fa leva sulle paure infantili psicologiche, vedi Al calar delle Tenebre oppure They – Incubi dal mondo delle ombre; quindi il tema trattato era abbastanza di tendenza. Ma mentre gli altri film citati si sono dimostrati delle pellicole godibili a quel tempo e un po' anche adesso, questo Boogeyman si è rivelato essere come la famosa Corazzata Potemkin del caro Ugo Fantocci: UNA CAGATA PAZZESCA. E' questo uno di quei casi in cui il trailer che ti invoglia ad andare al cinema o a noleggiare il dvd è una colossale presa per i fondelli, uno specchietto per le allodole, una trappola, una presa per il culo, chiamatela come volete. Fatto sta che in questo misero film, tranne una fotografia passabile, una recitazione da 6+ e qualche sobbalzo dalla sedia (davvero pochi, causati poi da rumori improvvisi mentre lo spettatore si sta appisolando) non c'è davvero niente di passabile. La tensione è veramente bassa, il livello di splatter o gore è ridotto ad uno zero e poi, (qui ce la divertiamo di brutto) la computer grafica è veramente frutto di un Commodore 64 malridotto. Si dai, non è possibile vedere certe cose, adesso con Fx Guru e un cellulare tiri fuori cose veramente migliori di questo. Fino alla fine il film in questione poteva passare come una pellicola mediocre, senza infamia e senza lode, qualcosa di dimenticabile ma non di “massacrabile”. Grazie al nostro Uomo Nero, che decide di apparire negli ultimi minuti del film, quest'horror si tramuta in una barzelletta. Non si è mai visto un pupazzo del genere, sembra di guardare la versione brutta e con meno texture di Eddie degli Iron Maiden. Avessero mantenuto un po di effetto vedo-non vedo questa pellicola sarebbe passata inosservata... e sarebbe stato meglio. Come se non bastasse poi, dopo questo Boogeyman ne sono stati fatti altri due: Boogeyman 2 – Il ritorno dell'uomo nero e Boogeyman 3. Noi il consiglio ve lo diamo diretto: alla larga... da tutti e 3. Poi la scelta è vostra.

Il voto di 365film:




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