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Recensione #17: Tristano e Isotta

mercoledì 17 giugno 2015

Quanti singhiozzi stasera... La richiesta di mia moglie Gloria è stata precisa: “Vediamo Tristano e Isotta? Così lo recensiamo, e poi... è un po' che non lo vedo..” “Uhm, vorrai dire che è un po' che non piangi a dirotto!” Rispondo io. Rassegnato all'idea, ma neanche tanto, accordo la visione del film a Gloria, consapevole che dopo (cioè ora) ne dovrò scrivere qualcosa. Questo Tristano e Isotta è targato 2006, è quindi una pellicola abbastanza fresca e può contare su un cast che può ingolosire anche le generazioni più giovani. Oltre al veterano Rufus Sewell, che qui vediamo nelle vesti di Capitan Uncino, ops, ho sbagliato film (il moncherino mi ha distratto), volevo dire nelle vesti del tutore di Tristano, e Henry Cavill (l'attore che incarna l'attuale versione di Superman), sono presenti anche James Franco (Tristano) e Sophia Myles (Isotta). Proprio James Franco spicca per bravura e straordinario adattamento al suo personaggio, le generazioni più recenti sono abituate a vederlo in pellicole Frat Pack come “Facciamola Finita”, ma se vedranno questo film non rimarranno deluse. La storia la conosciamo tutti? Tristano si innamora della donna che sarà la promessa sposa del suo tutore (che lui stesso vincerà in torneo per lui... ah, a saperlo prima, eh!) e quindi inizieranno una storia d'amore clandestina. Parallelamente a ciò una guerra fra la famiglia di lei e il tutore di Tristano sta per iniziare, con tradimenti, morti e quant'altro. Nonostante la componente storica, la storia è ovviamente incentrata sul colpo di fulmine dei due giovani e, subito dopo sulla loro segreta relazione. Gloria osserva sempre le scene di questo film con due occhi che ricordano molto quelli dei cartoni manga, grandi e lucidi. Film strutturato molto bene, sia per quanto riguarda il lato “amore” che per quello parallelo “storico/di guerra”. Di pellicole su storie d'amore se ne sono fatte e se ne continuano a fare molte, ma solo poche possiedono quella scintilla che serve allo spettatore per rimanere ammaliato dalla storia che si svolge. Questa è una di quelle poche. Pur non amando i film sul genere, devo essere imparziale ed ammettere che un po' ha coinvolto anche me; l'amore è di quelli struggenti, drammatici ed impossibili. Più i due protagonisti si vogliono, più per loro è difficile stare insieme. Non vi rovineremo il finale, state tranquilli, vogliamo stare buoni e consigliarvi soltanto di vederlo, soprattutto se siete in vena di un fiume di lacrime, come Gloria che ancora si sta asciugando il trucco colato!

Il voto di 365film:




x3


x3


x1



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