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Recensione #170: TrollHunter

martedì 17 novembre 2015

Avevamo messo in programma da tempo la visione di questo film. Guardando su internet ne parlano tutti bene e anche il cugino Emiliano ha speso buone parole per questa pellicola dal titolo TrollHunter. Ma, come mai ci era sfuggita?? Probabilmente perchè abbiamo abbinato la parola “Troll” al genere fantasy... ma qui siamo su un altro binario, decisamente... Adesso vi diciamo di più.
Risalente al 2010, la pellicola parla di una serie di improvvisi attacchi ad animali e uomini che hanno macchiato di sangue le foreste norvegesi. Il governo si è affrettato a sostenere che gli episodi sono riconducibili a uno o più orsi incattiviti dalla fame.  Un gruppo di studenti che sta girando un documentario sui cacciatori della zona e sui bracconieri, si imbatte in uno di loro che ha un'aria decisamente strana e misteriosa. Intenzionati a capirci meglio, si ritrovano nel bel mezzo di una battuta di caccia ai troll. Ok, no, allora, davvero, scordatevi che TrollHunter sia un filmettino fantasy... Girato interamente in POV, questo horror d'avventura ti catapulta in una situazione al limite del surreale. Molto probabilmente tutti quei gran elogi in rete erano fondati, perchè il film è senza dubbio il miglior film in POV girato fin'ora, perchè mescola alla tecnica di ripresa del film, che in questi casi è abbastanza esile ed elementare, degli effetti speciali davvero ben fatti ed una tensione che non è da tutti. Signori, se guarderete questo film, quasi sicuramente, verso metà della visione, vi chiederete se questi essere esistano realmente o no. La giustificazione della loro esistenza, che ci crediate o no, ha una sua logica e fila che è un piacere. Una credibilissima messa in scena. Le foreste norvegesi sono infestate da troll di diversa tipologia, più o meno grandi e più o meno cattivi, il governo lo sa ma vuole mantenere la  cosa segreta, in modo da non far allarmare la popolazione. Ma mentre è impegnato a depistare la gente, con orsi e finte tracce, ha il suo uomo di punta che caccia e uccide tutti questi esseri che sconfinano dalle loro zone e si avvicinano troppo ai centri abitati. Il suo nome è Hans, interpretato benissimo dall'attore Otto Jespersen. Hans è il tipico cacciatore solitario e malinconico che viaggia da solo, non ha radici e non vuole legami, perchè il suo lavoro non glie lo permette. Un personaggio tormentato quindi e totalmente immune dalla paura di morire. Si, i troll in questione sono feroci, non sono quei pupazzetti scemi de Il Signore degli anelli o di Harry Potter, sono bestioni grossi, che si aggirano fra gli alberi e mangiano tutto ciò che gli capita davanti. Bisogna averne paura, ma c'è un modo per liberarsene, anche questo molto credibile, tra l'altro, ovvero buttargli addosso un potente fascio di raggi ultravioletti. Con la luce solare infatti, i troll esplodono o si pietrificano, diventanto degli enormi statuoni che, in seguito vengono fatti esplodere. Cioè, diventano un cumulo di pietra che chiunque può andare a prendere per farne l'uso che vuole.

Avanzi di Troll per tutti!

Qui infatti ci siamo chiesti "Ma chissà quanta gente da quelle parti ha i muri di casa fatti di troll..." Oltre ad Otto Jespersen, nel cast, non conosciuto, abbiamo i membri di questa troupe, interperetati da Tomas Alf Larsen, Johanna Mørck e Glenn Erland Tosterud. TrollHunter è un film che, davvero, non ha difetti, se non quello di far vedere tutto quasi subito, togliendo quindi un pizzichello di tensione allo show, ma è comunque una pellicola che mangia in testa a molti film più famosi. Peccato che non abbia avuto la notorietà che merita. Il nostro consiglio è di guardarvelo al più presto!

AZIONE: x2
COMMEDIA: -
DRAMMATICO: -
ROMANTICO: -
HORROR: x3
FANTASCIENZA: -
FANTASY: x1


Il voto di 365film:





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