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Recensione #55: Prossima fermata: l'inferno

sabato 25 luglio 2015

Con questi temporali improvvisi io e Gloria ci siamo incupiti e ci è venuta voglia di recensire un film un po' più tosto e nero degli ultimi fatti. Avendo il dvd originale a casa abbiamo pensato di farvi conoscere Prossima fermata l'inferno che, anche se non è molto vecchio, per noi rappresenta un po' un classico. “Amò, stasera buttaoje la questo, ti va?” le domando io con il dvd in mano. “Ma si dai, ogni tanto un horror ci sta tutto!” Annuisce lei. Attenzione gente, stiamo per portarvi all'interno di un vero incubo, allacciate le cinture... si parte!
Prossima fermata l'inferno (The midnight meat train è il titolo originale) è un horror del 2008 tratto da uno dei racconti dei Libri di sangue di quello che noi consideriamo una delle menti letterarie più visionarie degli ultimi tempi: Clive Barker. Nella pellicola vediamo Leon Kauffman, fotografo di New York, che, entrato in contatto con una gallerista molto esigente, comincia ad aggirarsi nelle ore tarde della serata in cerca di soggetti particolari da immortalare, fino a quando non si imbatte in un individuo dall'aria tutt'altro che normale. Avete presente quando siete nel pieno di un brutto sogno e fate fatica a svegliarvi, pregando che tutto quel male finisca il prima possibile? Bene, perchè è questa la sensazione che questo film trasmette allo spettatore, o per lo meno a noi. L'orrore è un crescendo sempre più forte, parte piano, per culminare in un vero e proprio bagno di sangue. Il regista sceglie bene i tempi di narrazione, non facendoci annoiare un solo attimo, ma d'altronde la fonte d'ispirazione proviene da Barker (e non c'è bisogno di dire altro). Il cast di questo film è buono, a cominciare dal protagonista, un Bradley Cooper più giovane di quello visto in Una notte da leoni, che si cala perfettamente nel ruolo di “ignaro”. Insieme a lui c'è Leslie Bibb (Giustizia privata) e il “fumino” Vinnie Jones, a cui è affidato il ruolo di malvagio della vicenda. C'è da dire che Vinnie di strada ne ha fatta, pensare che prima giocava a calcio e adesso è presente in molte pellicole di spessore dev'essere una vera soddisfazione. E' perfetto nel ruolo di antagonista, la sua faccia granitica non lascia trasparire alcuna emozione, una vera e propria sfinge.  Qualche piccola pecca è rappresentata dagli effetti speciali splatter (si, questo è un horror decisamente splatter, volano teste, frattaglie e occhi con tanto di nervi attaccati), ma non da tutti, quelli fatti con la computer grafica. Sono un po' estremizzati infatti, qualche sbuffata simile a una risata ve la strapperanno sicuramente, ma per dei cultori del sangue come noi sono un valore aggiunto. In definitiva, visto che non vogliamo svelarvi altro, gli aggettivi che meglio descrivono Prossima fermata l'inferno sono, bello, splatter e adrenalinico. Se cercate queste caratteristiche... non lasciatevelo scappare!

Il voto di 365film:




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