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Recensione #56: American Beauty

domenica 26 luglio 2015

Altra sera, altro giro nel cassettone dei dvd. In attesa dell'uscita di alcune novità del panorama cinematografico, io e Gloria siamo un po' tornati indietro e, spulciando tra i film in casa ne abbiamo trovato uno veramente particolare che ci faceva piacere rivedere e soprattutto recensire: American Beauty. Anche questo, come quello di ieri sera, lo vediamo grazie al dvd originale (è bene sottolinearlo di questi tempi che, nonostante internet, c'è gente che ancora compra i dvd originali). Di difficile catalogazione questo film, è un sacco di tante cose tutte insieme, ma prevalentemente diciamo che si tratta di un dramma, dai. Serata pop corn? Si, con American Beauty sono azzeccati!
American Beauty, datato 1999, è un signor film perchè vanta ben cinque Premi Oscar, tre Golden Globe e sei Bafta, vedete che non vediamo solo merda? :D Storia assurda che riassumiamo in pochissime battute: Lester è un impiegato che è entrato nella routine della sua squallida vita, con la figlia che non gli parla e la moglie che lo cornifica di brutto. Ad un certo punto perde la testa per un'adolescente e inizia quindi il suo percorso verso la riconquista dell'autostima. Sapete chi è che interpreta l'impiegato in questione? Semplicemente un mito, Kevin Spacey, che molti di voi lo ricorderanno nella parte del cattivo di Seven. Già il suo nome è sufficiente a garantire una visione di tutto rispetto, è infatti lui che traina la storia, non che gli altri attori non siano all'altezza eh! Che prospettive puoi avere iniziando a vedere un film dove c'è un tizio che si tira una sega nella doccia? Magari pensi che la pellicola sia una mezza troiata, ma invece è  un intenso viaggio nelle emozioni del personaggio, che lui stesso pensava di non avere o di non provare più. Veniamo come rapiti dalle vicende di Lester, che inizia a vivere una seconda giovinezza, fregandosene di tutti e facendo finalmente qualcosa per se. E poi sia a me che a Gloria i film narrati ci piacciono un casino e questo è narrato proprio da lui. La prima scena che vediamo è lui morto sul tavolo della cucina, con la sua voce che racconta e ci riporta indietro di un anno, per vedere come mai avesse fatto quella fine. Un vero trip! I personaggi sono strutturati benissimo, dal più al meno importante, e questo è un aspetto che se curato a dovere è metà del lavoro. Non stiamo ad annoiarvi oltre con le nostre considerazioni, a suo tempo America Beauty non ebbe nessuna recensione negativa, tutti impazzirono per questo film fuori dagli schemi, e ora anche noi.Nonostante la sua durata abbastanza importante di 2 ore tonde tonde, lo spettatore non risente minimamente di noia. Probabilmente lo avrete visto tutti voi che state leggendo, ma se avete commesso il sacrilegio di non averlo mai visto, piùttosto che farvi fare le palle piene con la frase/domanda "Ma dai, non hai mai visto america Beauty?", noi vi consigliamo la visione. A tutti, perchè questo è un film che sicuramente piacerà a tutti.

Il voto di 365film:




x2

x3




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