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Recensione #63: Kristy

domenica 2 agosto 2015

Continuiamo con le novità. Dopo il comico/fantascientifico Pixels, io e Gloria siamo tornati alla nostra vecchia passione, l'horror e il thriller. Dopo una ricerca è venuto fuori questo Kristy, film del 2014 ma che è arrivato da noi solo ora. Avevamo voglia di passare una serata fra le grida e il rumore delle lame di coltelli, quindi abbiamo deciso di dare il beneficio del dubbio a questo nuovo film, senza sapere neanche la trama, trama che però adesso accenneremo a voi.
Per il 4 luglio Justine decide di rimanere da sola nella sua università, mentre tutti gli altri se ne vanno dalle famiglie per festeggiare, compresi ragazzo e migliore amica. Mentre si trova in un market di un distributore per comprare qualche schifezza si imbatte in Violet, una specie di emo che ha tutta l'aria di non essere amichevole. Justine non sa che è stata scelta come ennesima vittima sacrificale di una setta che uccide ragazze (i Kristy per essere precisi). Vabè, l'idea di fondo è stata sdoganata centinaia di volte, ci troviamo di fronte all'ennesimo “home invasion”, solo che questo non è ambientato all'interno di una casa ma in un campus universitario. La trama scorre bene, ma ovviamente ogni singola scena è dannatamente scontata, come la figura che passa alle spalle di Justine alla fine del corridoio dell'università, con le luci che vanno ad intermittenza. “Lo sapevo, li posso scrivere io sti film...” commenta Gloria una scena si e una no. Io senza dire niente annuisco ad ogni commento, in effetti la prevedibilità si spreca. Alla vista dell'amica di Justine, una ragazza di colore, sia io che Gloria l'abbiamo indicata come prima vittima (non chiedeteci perchè, ma negli horror di solito la prima vittima è di colore). L'amica se ne va, salvandosi quindi, ma subito dopo ecco sbucare lui, il guardiano del campus.... di colore. E lui infatti a tirare le cuoia per primo. Comunque, non divaghiamo, il cast non è un gran che, nessuno che ecceda in particolar modo, anzi, se vogliamo essere sinceri l'unica a distinguersi, ma in peggio, è proprio la protagonista, Haley Bennett, che sia che gli ammazzino il ragazzo, sia che gli regalino un milione di dollari mantiene sempre la sessa espressione. Col passare dei minuti ci ritroviamo di fronte al classico twist che succede in questi film, Justine da preda diventa cacciatrice, si trasforma quindi in una piccola MacGuyver senza paura. Alla fine del film (non ci frega un cazzo in questo caso di fare spoiler), proprio grazie a lei si sente la voce del telegiornale che descrive i progressi fatti per fermare le cellule, sparse negli Stati Uniti, di questa setta; è qui che arriva la battuta che demolisce un già mediocre film, la protagonista che andandosene dal campus dice (ma lo pensa) ”Justine è morta... io sono Kristy”... Io e mia moglie ci siamo girati l'uno verso l'altra e dopo uno sguardo ci siamo messi a ridere. Vabè, concludendo, se vediate o no questo film la vita non vi cambierà di certo, se amate il genere e volete passare una serata da veggenti... perchè no!

Il voto di 365film:




x2


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