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Recensione #88: Gran Torino

giovedì 27 agosto 2015

A volte si ha bisogno di vedere qualcosa di più “moralmente impegnativo”, è vero che i film servono per staccare la spina dalle rotture di palle giornaliere, ma se si abusa troppo delle visioni a cazzo ci si stufa, questo è il motivo che ha spinto me e Gloria a prendere in considerazione la visione di un film già visto tempo fa ma che ci era piaciuto particolarmente: Gran Torino. Dopo un'attenta ricerca nel cassettone dei film, finalmente lo abbiamo trovato, in linea di massima ce lo ricordavamo, ma non nel dettaglio, quindi per la nostra, e la vostra, gioia, ecco la nostra rece.
Gran Torino, datato 2008, racconta la storia di un veterano della guerra in Korea, Walt Kowalski, che vive in un quartiere popolato proprio da koreani. Il suo carattere lo ha portato ad allontanarsi dai suoi famigliari, ed ora che nel suo quartiere si sta scatenando una guerra tra bande rivali, si ritrova sempre più solo. Quando le schermaglie arrivano ad interessare il suo vicino di casa, nonostante questi cerchi di rubargli la sua Ford Gran Torino, l'uomo interviene in sua difesa, mettendo a repentaglio la sua stessa vita, arrivando ad avere con la famiglia del vicino un buonissimo rapporto. Trama raccontata molto superficialmente, il film in questione è molto, molto di più gente. L'attore protagonista, che ne è anche il regista, è il bravissimo Clint Eastwood, che già avevamo apprezzato molto nell'altro suo lavoro Million Dollar Baby. I suoi film non sono per tutti, Clint ha una straordinaria capacità nel narrare e descrivere quello che è il mondo oggi. C'è tutto in questo Gran Torino, razzismo, bullismo, vendetta, ma anche amicizia, redenzione e valori umani. E' bellissimo il rapporto che Walt instaura con il ragazzotto koreano che tenta di ciulargli l'auto; lui riesce a vedere oltre il gesto del ragazzo e a capire che il giovane può essere quello che molti li intorno non saranno mai. Comincia quindi a plasmarlo, con il suo modo burbero che nasconde però un profondo affetto. Nonostante questo sia un film drammatico, io e Gloria ci siamo ammazzati dal ridere nel pezzo in cui Walt, per difendere la sorella del ragazzo da un gruppetto di teppisti li prende per il culo a più non posso, giuro, avevo le lacrime agli occhi; oppure di quando instaura una sottile competizione di sputi con la nonna dei due giovani, avendo la peggio. Un film che mostra che a volte bisogna guardare oltre le apparenze, soprattutto nel finale, finale che non vogliamo svelare a chi non avesse visto questo splendido capolavoro. Dalla fotografia ai dialoghi, tutto è gestito nella maniera giusta, perciò vi “obblighiamo” a vedere questo bellissimo lavoro, dicendovi che è adatto a tutti e non può non meritare il massimo voto! 

Il voto di 365film:




x3


x1


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