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Recensione #180: Chopper

venerdì 27 novembre 2015

Gloria non aveva mai visto questo Chopper, io invece ne vado matto. Anni fa, insieme al cugino Emiliano e gli altri compagni di visioni ci sganasciavamo dalle risate nel vederlo e rivederlo, almeno una volta all'anno. Avevamo la “Serata Chopper” ogni anno, ci sentivamo di rinnovare la visione di questo film di tanto in tanto. Visto che in questo 2015 ancora non è stata fatta la consueta visione e i fedelissimi sono sparsi in giro per l'Italia, ho deciso di farla soltanto per noi due e far toccare con mano a Gloria la follia! Ma voi conoscete Chopper? Vi diciamo di cosa parla.
Mark "Chopper" Read, un vero duro, attenta alla vita di un giudice, che ne esce illeso. Viene rinchiuso in un carcere di massima sicurezza, malgrado la sua giovane età assume ben presto un ruolo dominante presso i compagni di pena. Una volta uscito vuole riprendersi il suo posto nelle gerarchie di comando. Allora, cominciamo col dire che il protagonista di questo film del 2000, Mark Read, è realmente esistito ed è morto soltanto un paio di anni fa. La pellicola racconta la sua vera storia dall'uscita del carcere fino ad un pezzo avanti. E' catalogato come film drammatico, teoricamente dovrebbe esserlo, ma invece di evidenziare il dramma, qui domina il grottesco sin dai primi minuti del film, con scene allucinanti e un Chopper decisamente sopra le righe. Probabilmente il personaggio è stato un po' enfatizzato per esaltarne la follia (non per niente si diceva fosse la persona più pericolosa d'Australia), ma neanche troppo, visto che il vero Chopper ci viene mostrato in un'intervista negli extra del dvd... dobbiamo dire che è molto simile a come lo dipingono! Il film è uno spasso, lo spettatore resta a dir poco estasiato di fronte alle scene assurde e alle situazioni che si vengono a creare intorno al protagonista. O questo film è una commedia camuffata da dramma, o noi siamo fuori di testa per davvero. Vi diciamo un paio di cose su cui abbiamo riso a crepapelle ma che abitualmente guadiamo con occhi diversi: punteruolate in faccia ad un galeotto, taglio di lobi di orecchie con lametta, punteruolate in pancia...

Punteruolate divertenti...

Il segreto per stemperare queste situazioni è uno humor sottile, a volte leggermente volgare, ma funzionale e mai banale. Questo particolare ha reso un film che sarebbe stato per pochi fruibile da tutti. E dire che il regista qui è all'esordio. Fotografia molto bella, filtri di colore azzeccati in pieno, come i colori freddi nelle scene del carcere. Se però questo film è quello che è, il 50% come minimo, lo deve all'attore che interpreta Chopper, vale a dire Eric Bana. E' lui l'anima della pellicola, il mattatore indiscusso. Se ci fosse un altro attore al suo posto questo film non sarebbe sicuramente così. Eric Bana, non a caso, è un comico australiano, ma riesce ad interpretare bene ruoli di ogni genere. Anche qui, riesce a passare da cazzone  a cazzuto in uno schioccare di dita... è impressionante! Insieme a lui c'è Daniel Wyllie (l'amico cagone Bluey), Simon Lyndon (altro amico di cella), David Field (quello preso a punteruolate in faccia) e Vince Colosimo (Neville Bartos, amico di Chopper che, una volta dentro, gli scopava la donna... che di professione faceva la battona...). Non è stata una delle visioni preferite di Gloria, ma anche lei ha ammesso di essersi divertita guardando “il vecchio Cho Cho” cazzeggiare per tutto il film.  Se pensate di trovarvi di fronte il solito film biografico noioso e angosciante... sbagliate di grosso, Chopper è l'esatto opposto. Da vedere!

AZIONE: x2
COMMEDIA: x2 
DRAMMATICO: x2
ROMANTICO: -
HORROR: -
FANTASCIENZA: -
FANTASY: -



Il voto di 365film:





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