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Recensione #19: Quasi amici

venerdì 19 giugno 2015

In questi giorni, lo ammetto, avevamo pensato di sospendere a causa dei troppi impegni lavorativi, sia io che Gloria siamo quasi esauriti. Ma non ce la sentivamo di privarvi delle nostre perle di saggezza cinematografiche, col rischio di mandarci quasi a quel paese, quindi ci siamo fatti forza e abbiamo visto un film meraviglioso, che non è “quasi” un capolavoro, lo è davvero: Quasi Amici. Questo genere di film non è propriamente nelle mie corde, ma devo ammettere che il trailer mi incuriosì parecchio. Tempo fa dissi a Gloria, “Amore, dobbiamo riuscire a vedere un film che secondo me è bello parecchio, si intitola Quasi Amici” “Che roba è?” (la malfidata...) “Da retta, secondo me è bello, è serio eh!”. Quindi, appena ne abbiamo avuto l'occasione ce lo siamo goduto.
Il film è tratto da una storia vera, i protagonisti esistono realmente, li possiamo vedere nei titoli di coda, e questo è un particolare che ti aiuta ancora di più ad entrare nelle corde della pellicola. Un tetraplegico assume un ragazzo di colore (in apparenza uno spiantato, fannullone) come badante, ma tra i due nasce un bellissimo rapporto di amicizia. La recitazione in questo film è decisamente di alto livello, la storia, già toccante di suo, è narrata in modo sublime, merito, oltre che del regista, anche di François Cluzet (il tetraplegico) e di Omar Sy (il badante). Sia io che mia moglie siamo rimasti letteralmente affascinati dal tema musicale suonato a pianoforte. Una melodia struggente, ma anche speranzosa, che accompagna le scene più toccanti. Un altro punto forte di questo Quasi Amici è il lato "comico" del film. Nonostante si tratti di un film estremamente drammatico, alcune scene fra i due protagonisti vi strapperanno per forza un sorriso in volto. La totale noncuranza che Driss (il badante) ha nei confronti di Philippe del fatto che è un tetraplegico è fantastica, ma attenzione è una noncuranza benigna, lui gli passa il cellulare come se un tetraplegico potesse prenderlo e rispondere! Probabilmente questo ha aiutato molto l'equilibrio della pellicola, che altrimenti sarebbe davvero risultata in mattone di granito. Un film profondo, che ti fa riflettere su molte cose, a cominciare dal significato della parola "amicizia" fino alla discriminazione. Anche Gloria, come me, è rimasta letteralmente affascinata da questo gioiello cinematografico, ovviamente, come è successo altre volte, in qualche pezzo non ha potuto fare a meno di versare qualche lacrima. Sarò sincero, in alcuni punti ho pensato di cedere anch'io... Noi vi diciamo soltanto una cosa, potrete essere degli amanti dei film d'azione, oppure dei fan dell'horror, o di qualsiasi altro genere vogliate, ma state sicuri che se vedrete Quasi Amici non ne rimarrete assolutamente delusi.

Il voto di 365film:




x3


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