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Recensione #117: The Raid - Redenzione

venerdì 25 settembre 2015

Gloria, ormai lo sapete, non è proprio affine ai film d'azione, ma questa volta l'ho costretta a vederselo. Avevo letto qualcosa in rete di questo The Raid a tal punto che, pur non essendo un prodotto americano, mi ero ingolosito parecchio. Non è stato difficile trovarlo in streaming, dato che è del 2011 quindi, una volta legata mia moglie a una sedia con degli spilloni sotto gli occhi in stile Opera (sto scherzando eh..) ce lo siamo visto fino all'ultimo calcio.
La storia vede questo edificio fatiscente usato come covo da una banda di drogati e sbandati, guidati da Tama, un narcoboss spietato che non perde tempo a sparare pur di proteggere la sua merce e i clienti. Il palazzo è considerato quasi intoccabile anche dai poliziotti più coraggiosi finché, una mattina, alle prime luci dell'alba, una squadra speciale guidata dall'agente Rama vi fa irruzione. Quello che ne consegue è una battaglia mortale e una caccia all'ultimo sopravvissuto. A legger la trama non è che lo trovassi un gran che, inutile dire che Gloria alle parole “poliziotti” e “narcoboss” si è afflosciata come un girasole a settembre, ma porca puttana, questo film merita di brutto! Si tratta di una produzione Indonesiana, non sappiamo di preciso quanti buoni prodotti cinematografici siano usciti da li, ma questo è senza dubbio uno dei migliori che regge di brutto il confronto con molte grandi produzioni made in Usa, anzi, alcune le surclassa di brutto! Nella squadra che fa incursione nel palazzo, noteremo sin dall'inizio 3 elementi principali, l'anziano senza divisa, un comandante e una recluta. Bene, tenete d'occhio la recluta, Rama, che inizierà un po' diesel ma dopo un po', quando la situazione prederà una piega drammatica, si metterà a dar mazzate a destra e a manca come un forsennato, rivelandosi l'arma in più della squadra. Tolti i primi 10 minuti in cui il ritmo è più blando (grazie al cazzo, c'è la squadra che deve far piano perchè sta entrando) il film è una corsa frenetica dall'inizio alla fine, condita con sparatorie e combattimenti spettacolari. Proprio questo è l'aspetto in cui il film stupisce a primo impatto. Le scene di lotta sono davvero studiate nei minimi dettagli, velocissime, ben riprese e molto violente. E dire che avranno anche usato degli stuntman, ma sembra come se questi non avessero paura di farsi gli bozzi sul corpo! Schienate, spigolate nei reni, testate ovunque... o sono dei grandissimi stuntman o hanno una soglia altissima del dolore. Fatto sta che l'amante delle scene di combattimento ne rimarrà semplicemente estasiato. Ma The Raid non è solo questo, c'è una storia, una bella storia che piano piano verrà rivelata, che lo completa ance sotto il punto di vista della trama. Il cast che lo compone è quasi tutto sconosciuto, in risalto c'è il protagonista Iko Uwais, un atleta vero, a tutto tondo, vincitore anche di un torneo nazionale della pencak silat (l'arte marziale indonesiana). Personaggio carismatico è anche quello di Mad Dog, un cattivissimo scagnozzo del boss che mena come un fabbro, interpretato da Yayan Ruhian... un metro e cinquanta di cattiveria pura! Comunque il regista gallese Gareth Evans ha sfornato davvero un prodotto di qualità e, mentre Gloria ha preso il tablet e si è messa a giocare a Ghost Escape, io ne consiglio vivamente la visione agli appassionati del genere action e dei combattimenti pirotecnici.

AZIONE: x3
COMMEDIA: -
DRAMMATICO: x2
ROMANTICO: -
HORROR: -
FANTASCIENZA: -
FANTASY: -


Il voto di 365film:





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