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Recensione #164: Digging Up the Marrow

mercoledì 11 novembre 2015

L'ultimo film, diciamocelo, era una cazzata colossale (Drive Angry), dobbiamo rimetterci in carreggiata e tirare fuori le palle, ecco perchè... per stasera abbiamo pensato ad un film che potremmo inserire nella famigerata “Lista di Emiliano”. Proprio qualche giorno fa è venuto a trovarci e, parlando di film strani, è venuto fuori questo Digging Up the Marrow. Neanche lui l'ha visto, ma siccome, a differenza nostra, lui si documenta, ci ha detto che poteva essere una pellicola assai strana e particolare. Beh, non abbiamo atteso tanto, una volta trovato il torrent e il file del sottotitolo...Diamo inizio alle danze.
Giusto per farvi un'idea, questo film è del 2014 ed è di Adam Green (Frozen, la trilogia di Hatchet), la trama vede il regista Adam Green intento ad esplorare con un documentario l'arte basata sui mostri. Mentre è nel suo studio di Los Angeles con il direttore della fotografia Will Barratt, riceve dello strano materiale da William Dekker, un ex poliziotto che sostiene di poter dimostrare l'esistenza dei mostri, che secondo lui vivono in un mondo sotterraneo al nostro e chiamato 'The Marrow', il midollo. Incuriosito dalla teoria, Green inizia la sua personale caccia ai mostri, scoprendo qualcosa di molto più spaventoso di ciò che immaginava. Allora: cazzo, qui si va a caccia di mostri! Quanti di voi, magari da bambini, hanno creduto che sotto di noi, o nell'oscurità, si celasse un regno popolato di creature spaventose, curve e cattive? Io per esempio si, da piccolo, pur non essendo ancora avvezzo ai film horror, pensavo che l'oscurità nascondesse le creature più spaventose...e quindi la notte mi cagavo addosso dal terrore. Questo film può anche essere considerato un omaggio a chi crede, o ha creduto almeno una volta, che oltre al nostro, esista un altro mondo, più oscuro, più marcio. La pellicola horror è praticamente girata tutta il POV e può considerarsi a tutti gli effetti un “finto” documentario. Partiamo subito all'inizio con le interviste, riguardanti i mostri, a personaggi reali, come Tony Todd (l'attore di Candyman) o Lloyd Kaufman (Troma), fatte dallo stesso regista di Digging Up the Marrow, che in questa pellicola è, oltre alle creature, il protagonista ed interpreta proprio se stesso. In pratica, la cosa inquietante che lo rende quasi reale è che le persone e i rispettivi ruoli nella pellicola sono gli stessi della vita reale: Adam Green è se stesso, Will Barratt è se stesso, Alex Pardee è se stesso, e anche Rileah Vanderbilt è se stessa. Tutti, ma proprio tutti, anche piccole comparse come i gia citati Todd e Kaufman, oppure Mick Garris (che abbiamo avuto il piacere di conoscere ad Orvieto, al Fantasy Horror Award). Tutti insomma, ad eccezione di una sola persona: l'ex poliziotto William Dekker, interpretato da Ray Wise (Jeepers Creepers 2, Dead End...).

Non si sparano cazzate, ecco le prove che i mostri sono reali!
E' incredibile come una pellicola del genere ti ipnotizzi a tal punto, nonostante nella prima metà del film non succeda sostanzialmente niente. E' tutto un intervista, vai da tizio, parla con tizio, prendi per il culo il tizio, ecc. Ma nella seconda metà la faccenda si fa molto più interessante. Tutta la troupe, scettica nei riguardi di Dekker, deve ricredersi quando (SPOILER) davanti alla loro camera  spunta un mostro! Tutti quei giorni  passati a star li, fermi ad inquadrare un buco a terra, nel bosco, a luci spente (perchè i mostri hanno paura delle luci) sono stati premiati. Da li in poi, il film si farà sempre più surreale, lo spettatore non riuscirà a credere se quello che sta vedendo è vero o no. Nonostante sappiamo che si tratta di un film, io e Gloria siamo stati un po' inquieti i minuti successivi alla visione. Non vogliamo spoilerare più di quello che abbiamo già fatto, ma gli ultimi 20 minuti saranno terrificanti. Abbiamo parlato del cast, che più o meno è stato all'altezza del progetto, adesso una mensione particolare va al trucco dei mostri, fatto veramente bene, e ai bellissimi bozzetti (nella foto sopra) che Dekker mostra a Green, bozzetti raffiguranti le creature che lui ha visto uscire dal “Midollo”, un mix di fantasia e terrore. Gente, il film impalla di brutto, questa volta l'uso della tecnica del POV è essenziale e contribuisce alla buona resa della pellicola. Se siete amanti dell'horror o comunque avete un debole per il misterioso mondo dei mostri (se vi piace Cabal, deve piacervi anche questo), Digging Up the Marrow non può mancare nelle vostre visioni horrorifiche. Vi lasciamo con questo interrogativo, ripensateci una volta finito di vedere il film: “A volte la gente scompare e spesso le cause non convincono. A volte viene ritrovata in uno stato assurdo, talmente assurdo che diventa difficile trovare una dinamica. Ma allora vi chiediamo: e se i mostri esistessero davvero?

AZIONE: x1
COMMEDIA: - 
DRAMMATICO: x2
ROMANTICO: -
HORROR: x3
FANTASCIENZA: -
FANTASY: x1


Il voto di 365film:
(Un Pop Corn in meno del massimo giusto per la prima parte un pochino più lenta)



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