A metà fra una fiaba nera e un horror soprannaturale, la storia si regge sul rapporto madre-figlio che hanno i protagonisti. Il ragazzino è molto particolare e va seguito, ma la madre è sola ed esaurita e non ce la fa più. In seguito alla lettura di una fiaba “The Babadook” appunto, il ragazzino inizia a vedere o immaginare che questo Babadook, “l'uomo nero moderno” per capirci, esista davvero e che li stia perseguitando. Scricchiolii e porte che cigolano la fanno da padrone in questo film e l'effetto vedo-non vedo è dosato alla perfezione, fortunatamente il film non si sputtana mai. Abbiamo trovato molto interessante il lato psicologico del film; guardandolo attentamente abbiamo intuito che ad alimentare le fantasie del ragazzino altri non è che la madre. Inconsciamente lei vede nella figura del Babadook un modo per uscire dalle righe, una giustificazione per comportarsi male. Arrivata al limite dell'esaurimento quindi si lascia possedere da questa entità, facendo un vero e proprio disastro. Nei primi minuti il film sembra partire un po' lento, ma se continuerete la visione non ve ne pentirete. Gloria non è riuscita a dormire a causa del Babadook, e mentre guardava il film era rannicchiata ad uovo su se stessa, con una mano davanti alla faccia e le dita allargate, per poter vedere e “non vedere”. Un film claustrofobico, inquietante e pauroso finalmente. Non so voi, ma io da piccolo avevo una paura fottuta dell'uomo nero e bestie simili, quindi questa pellicola ha risvegliato un po' le mie paure primordiali. L'ho apprezzato molto, è raro di questi tempi, per un appassionato dell'horror, vedere un film del genere con l'ansia di quello che sta per accadere. Bello, veramente bello, se volete provare un brivido vi consigliamo di vedervi The Babadook appena finito di leggere questa recensione.
Il voto di 365film:
x3
x1
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