.

Recensione #113: A Serbian Film

lunedì 21 settembre 2015

Una recensione VM 18 quella di stasera, non perchè si parli di contenuto pornografico, ma perchè definire “pesante” il film in questione è dire poco. Dopo una pizza al locale sotto casa io, Gloria e un folto gruppo di amici (tutti nella foto in fondo alla recensione) abbiamo deciso di volerci mettere alla prova con A Serbian Film, una pellicola censurata in millemila paesi, dal contenuto spinto, violento e assai angosciante. Forse parecchi di voi lettori lo conoscono soltanto di nome, se ne sarà parlato un sacco nei gruppi di cinefili su internet o nei social network. Anche se estremamente difficile, noi ci abbiamo provato.
Il film, datato 2009, ci porta nella vita di Milos, ex divo del porno serbo che si gode la pensione insieme alla moglie Marjia e al figlio. L'uomo viene contattato da un'ex collega, Lejla, che gli fa un'offerta impossibile da rifiutare: un ultimo video, pagato profumatamente, da girare giorno per giorno senza sceneggiatura o ulteriori informazioni. Milos, in ristrettezze economiche, accetta di lavorare con il misterioso regista Vukmir. Fin dal primo giorno di riprese l'attore si accorge di non essere sul set di un normale film porno. Come detto prima, recensire un prodotto del genere è estremamente complicato, se è vero che ci potrebbero sprecare barili di inchiostro, è anche vero che ad una visione superficiale gli unici aggettivi per descriverlo posso essere “atroce” e “schifezza”. La pellicola è esplicita, ma nel vero senso della parola, ci porta nel mondo del porno serbo con una schiettezza disarmante e ci fa subito capire che per i prossimi minuti non si scherzerà, ma si andrà di male in peggio. Questo regista sconosciuto si rivelerà infatti un folle visionario che ha in mente di realizzare un nuovo genere di cinema porno che potremo definire a metà fra lo snuff e il reality. Milos si troverà di fronte a scene talmente forti che lo faranno vacillare, ma il pensiero di condurre in futuro una vita serena senza debiti e preoccupazioni gli darà la forza per continuare questo incubo a luci rosse. Avveriamo  il suo disagio, il suo raccapriccio e lo proviamo anche noi insieme a lui, soprattutto nelle scene estreme che fanno strabuzzare gli occhi e pensare “ma si può fare un film con questo genere di contenuti?”. Come detto prima, A Serbian Film è si, stato osannato dalla critica, ma allo stesso tempo non sarà mai distribuito in altri paesi al di fuori della Serbia. Lo stesso regista, qui al suo esordio, ha detto che "Questo film è il diario delle angherie inflitteci dal Governo Serbo, il potere che obbliga le persone a fare quello che non vogliono fare, devono sentire la violenza per capirla". E' proprio vero, la pellicola è una vera e propria denuncia che il regista fa a quella che è una delle maggiori fonti di guadagno della Serbia: il porno. Non esistono limiti, non esiste morale, quando si tratta di soldi non si guarda in faccia a niente ed i contenuti estremi sono li, proprio per far capire a tutti gli spettatori la gravità della situazione. È come un rafforzamento del concetto. Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, l'esordiente Srđan Spasojević, se la cava alla grande, regalandoci un film crudo e claustrofobico, dalla fotografia cupa e bellissima allo stesso tempo. Tempi di narrazione azzeccati, dialoghi funzionali alla trama e mai banali, accompagnati da una colonna sonora disturbante rendono A Serbian Film stilisticamente impeccabile. Cast tutto all'altezza della situazione, nonostante il solo Srđan Todorović (Milos) sia  l'attore con più curriculum. Nel nostro piccolo gruppo di visione c'è chi ha chiuso gli occhi e chi ha gridato “al pervertito”, ma soltanto perchè avendolo visto sottotitolato, si è persa una parte essenziale da abbinare alle immagini: i dialoghi. Le scene forti (forti davvero, non parliamo di robetta alla Hostel) e immorali ne limitano la visione solo a chi ha stomaco forte e a chi voglia vedere un film serio. Probabilmente se fosse stata una pellicola visivamente “ruffiana” non staremo qui a parlare di capolavoro. Concludiamo facendo un complimento al regista, che poi è anche una citazione del film stesso: “Bravò, bravò, bravò!

AZIONE: x2
COMMEDIA: -
DRAMMATICO: x3
ROMANTICO: x1
HORROR: x3
FANTASCIENZA: -
FANTASY: -


 

Il voto di 365film:





Share this article :

0 commenti:

Speak up your mind

Tell us what you're thinking... !

  • Recensione #163: Drive Angry
    10/11/2015 - 0 Commenti
    Uscì nel 2011 questo Drive Angry, ma per un motivo o per l'altro non riuscii mai a vederlo. In questa seratina tranquilla, guarda caso, salta fuori il torrent di questo film... “e chi se lo…
  • Recensione #65: Maze Runner - Il labirinto
    04/08/2015 - 0 Commenti
    Stasera torniamo alla TV. Come sanno gran parte di voi, ogni inizio settimana su Sky proiettano un film in anteprima: Ieri sera è toccato a Maze Runner – Il labirinto. Visto che dalla pubblicità…
  • Recensione #55: Prossima fermata: l'inferno
    25/07/2015 - 0 Commenti
    Con questi temporali improvvisi io e Gloria ci siamo incupiti e ci è venuta voglia di recensire un film un po' più tosto e nero degli ultimi fatti. Avendo il dvd originale a casa abbiamo pensato…
  • Recensione #207: Non dirle chi sono
    24/12/2015 - 1 Commenti
    Proseguiamo sulla scia dei vecchi film, quelli che vedevamo da bambini. Tutto questo cercare ci ha messo in moto la fantasia e ci ha riaperto quella parte del cervello dove sono inscatolati tutti…
  • Recensione #173: Il destino di un cavaliere
    20/11/2015 - 0 Commenti
    Era davvero un bel po' di tempo che raccontavo a Gloria di questo film, Il Destino di un cavaliere, che noleggiai molti anni fa. Per un motivo o per l'altro ci siamo sempre dimenticati di…
 
Support : Creating Website | Johny Template | Mas Template
Copyright © 2011. 365FILM | 2 persone, 1 anno, 365 recensioni - All Rights Reserved
Template Created by Creating Website Inspired by Sportapolis Shape5.com
Proudly powered by Blogger